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“Illustrissimo Presidente Giorgio Napolitano, siamo dei cittadini italiani che hanno deciso di unirsi nel rivolgerLe un appello, in merito a quello che riteniamo un terribile colpo al patrimonio culturale della Nazione. Ci riferiamo alla decisione, presa dal Governo italiano e dal Ministro Tremonti, di non finanziare più né l’Istituto Italiano per gli Studi Storici fondato da Benedetto Croce, né l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici fondato dal filosofo e avvocato Gerardo Marotta sulla scia del suo maestro Croce. Come Lei ben sa, la legge scaduta il 31 Dicembre 2009 era stata voluta dal Suo predecessore, Carlo Azeglio Ciampi, che aveva deciso di sostenere l’iniziativa di Marotta e di Croce soprattutto in séguito al fatto che lo stesso Marotta aveva dovuto vendere un proprio attico, sito in piazza Grazioli a Roma, al fine di assicurare la sopravvivenza di quel tempio della cultura filosofica mondiale che noi abbiamo il privilegio di vantare in Italia e precisamente a Napoli, Sua città natale. Napoli non è certo luogo noto al mondo soltanto per fatti di camorra e di violenza, ma anche, da sempre, per essere uno dei più grandi poli storici di studi giuridici e filosofici. Sappiamo che servono 24 miliardi di euro, ma in un Paese civile e democratico la cultura è l’unica cosa che possa tenerlo unito sulla base della sua identità nazionale. Non è giusto “tagliarla”, soprattutto in ragione del fatto che le 625.000 cosiddette auto blu costano annualmente a noi cittadini circa 21 miliardi di euro. Ci affidiamo a Lei, augurandoci che la festa della Repubblica Italiana, ormai alle porte, possa essere un giorno gioioso per tutti i nostri critici, storici e filosofi di fama internazionale, e per tutti i cittadini italiani orgogliosi della propria identità e appartenenza. “
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