Lettera al Presidente della Repubblica per l’8 marzo 2009

Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Illustre Presidente,

si avvicina la celebrazione della Giornata internazionale della donna. Nelle nostre associazioni è sorta spontanea una domanda: quale, tra le varie emergenze che il nostro Paese ha oggi di fronte, le donne, e non solo le donne, vorrebbero veder sottolineata per prima?

Crediamo che meriti il primo posto un forte richiamo allo scarso sviluppo dell’occupazione femminile, che vede l’Italia in coda tra i paesi europei, e alla perdurante discriminazione retributiva, fenomeni entrambi che la crisi economica e finanziaria in corso potrebbe inasprire.

Ne consegue un diretto collegamento alla nostra Costituzione, che riconosce il lavoro come diritto fondamentale della persona, da esercitare in condizioni di parità tra uomini e donne.

La necessità di affrontare seriamente la piaga della violenza sulle donne è un altro tema importante, tuttavia non vogliamo essere considerate solo in quanto vittime, ma come elementi attivi della
nostra società. Più siamo forti, economicamente e socialmente, meno saremo facili prede di violenza, soprattutto domestica.

Il raggiungimento di tale obiettivo consentirebbe alle donne di contribuire alla crescita sociale ed economica del Paese ed allo stesso tempo di superare lo stato di dipendenza economica spesso fonte, ancora oggi, di forme di subordinazione e/o violenza.

Vogliamo sperare che un Suo richiamo potrebbe provocare, entro la politica economica necessaria per affrontare la crisi internazionale, specifiche iniziative del Governo, nonché di tutte le altre istituzioni a tutti i livelli decisionali, per favorire l’occupazione femminile con effetti positivi in termini sia economici che sociali.

Effetti facilmente riscontrabili nei Paesi europei che hanno creduto nel potenziale di conoscenza ed innovatività delle donne e nel loro ruolo nella creazione di benessere. La valorizzazione del lavoro delle donne può generare un circolo virtuoso di benessere che, a differenza di quanto avviene nel nostro Paese troppo statico, giova anche alla qualità della vita e all’incremento della natalità.

Roma, 23 febbraio 2009

Rosanna Oliva, Aspettare stanca www.aspettarestanca.it

Laura Pinzani, “Associazione Donne della Banca d’Italia” www.adbi.netsons.org

Serena Romano, Corrente Rosa www.correnterosa.org

Cynthia Orlandi, “D52” www.associazioned52.it

Irene Giacobbe, Laboratorio 50&50 www.power-gender.org

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