Il 2 luglio è nata
“UN WOMEN” LA NUOVA AGENZIA PER I DIRITTI DELLE DONNE
PRESSO LE NAZIONI UNITE.
Dopo la Campagna internazionale, sostenuta anche da *AIDOS (Associazione italiana donne per lo sviluppo), GENDER EQUALITY ARCHITECTURE REFORM (GEAR) impegnata da quattro anni nel chiedere alle Nazioni Unite la creazione di una nuova e più efficiente agenzia per i diritti delle donne, che promuova l’uguaglianza di genere e i diritti delle donne nel mondo, il 30 giugno l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la nuova agenzia UN Women operativa dal 2 luglio e che vede la fusione di quattro istituti impegnati da tempo a sostenere i diritti delle donne presso le Nazioni Unite: UN Development Fund for Women (UNIFEM), Division for the Advancement of Women (DAW), International Research and Training Institute for the Advancement of Women (INSTRAW) e l’Office of the Special Adviser to the UN Secretary-General on Gender Issues and Advancement of Women (OSAGI).
*AIDOS da circa 30 anni lavora per la promozione e la tutela dei diritti delle donne nel mondo
Ufficio stampa Michela Mari, ufficiostampa@aidos.it, Tel. +39.66873214
Lavoro femminile e parità di genere: la situazione |
Grande considerazione legislativa del lavoro delle donne, ma carenze strutturali del mercato del lavoro. Ricerca Cnel |
Corriereinformazione.it
Lo scorso 21 Luglio l’assemblea del CNEL, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, ha diffuso il documento “Il lavoro delle donne, contenente osservazioni e proposte sul tema dell’occupazione femminile nel nostro Paese, e sulle principali variabili di criticità che incidono ancora oggi sulla parità di genere osservata negli altri paesi della UE, che sancisce tra i principi fondamentali l’uguaglianza fra donne ed uomini. scarica il rapporto CNEL Da caterina dol’s.net |
(ANSA) – ROMA, 29 AGO – L’Italia non si schioda dalla coda della classifica dei principali Paesi Ocse sull’occupazione femminile. Stando agli ultimi dati diffusi dall’Organizzazione, nel 2009 le donne italiane con un lavoro erano meno di una su due (il 46,4%). Peggio di noi fa solo la Turchia, con il 24,2%. Numeri lontani anni luce da quelli dei Paesi scandinavi, dove a lavorare sono oltre sette donne su dieci. Il dato italiano, ma a causa della crisi questo accade un pò per tutti, è anche peggiore di quello del 2008 (47,2%), mentre sono consistenti i progressi fatti rispetto a dieci anni fa, quando il tasso di occupazione era appena del 38,3%
30 agosto
La ministra per le Pari Opportunità risponde all’appello per la doppia preferenza:
“Gentili promotrici dell’appello ‘doppia preferenza’,
nel concordare con voi per lo spirito della vostra iniziativa, voglio rappresentarvi il mio massimo impegno nel perorare la causa di una vera e piena partecipazione delle donne alla vita delle istituzioni rappresentative.
La sentenza del 14 gennaio 2010 n.4 della Corte Costituzionale, ha legittimato la legge della Regione Campania che prevede la doppia preferenza di genere.
L’esperienza da me personalmente vissuta come capolista nelle ultime elezioni regionali, e gli evidenti risultati conseguiti, dimostrano che questa è la strada da percorrere per riequilibrare situazioni di partenza gravemente disomogenee.
Sono altrettanto convinta che il cammino da percorrere è pieno di ostacoli, soprattutto culturali, ma voglio rassicurarvi che il mio impegno sarà pieno e consapevole.
Se l’economia diventasse donna:
un interessante articolo di Letizia Paolozzi:http://www.donnealtri.it/merci-desideri/561-se-l-economia-diventasse-donna.html
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