1. ROMA – Le quote rosa nei Cda delle aziende quotate in Borsa andranno a regime con almeno un 30% di presenza femminile dal 2015, se verrà definitivamente approvato il provvedimento che dovrà tornare di nuovo alla Camera.
Si è superato in Commissione Finanze al Senato il blocco creato ieri dal Governo (proprio in coincidenza con la Giornata dell’8 marzo) che era contrario all’entrata a regime dal 2015 e intendeva far slittare i tempi al 2018. Oggi il Governo ha ritirato il parere negativo all’emendamento Germontani su cui si riconosce l’intera Commissione e questo ha consentito di approvare il ddl sulle quote rosa che ora andrà in Aula, salvo non si ottenga (oggi 9 marzo nel pomeriggio) alla riunione dei capigruppo la deliberante in Commissione.
I consigli di amministrazione e gli organi di controllo delle società quotate e delle controllate pubbliche non quotate, in base all’emendamento della relatrice Maria Ida Germontani, accolto stamani dal Governo, dovranno essere composti da un quinto di donne a partire dal 2012 e da un terzo dal 2015. Quindi, dopo il passo indietro del sottosegretario all’Economia, Sonia Viale, d’ora in poi le quote rosa entreranno a regime nel triennio del mandato dei Cda 2015-2018. La Commissione Finanze ha quindi approvato tutto l’articolato del provvedimento che è pronto per l’Aula, ma si attende la decisione della presidenza del Senato e dei capigruppo su un possibile via libera in sede deliberante che consente così di saltare il passaggio in Aula. «Ringraziamo il Governo – commenta la relatrice Germontani – per aver rispettato il lavoro della Commissione.”
La Commissione però ha dovuto cedere sui tempi di entrata in vigore della legge che era il secondo nodo da sciogliere. Una volta che la legge sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore dopo un anno invece che dopo sei mesi. C’è da augurarsi che si decida per la sede deliberante in Commissione per recuperare il tempo per l’approvazione di un provvedimento, approvato all’unanimità alla Camera, che consente alle donne di entrare in uno dei santuari più esclusivi del potere maschile.
2. Roma Il TAR rinvia la decisione sulle donne nella Giunta Alemanno
Rinviata al 25 maggio, per proporre motivi di ricorso aggiuntivi da parte dei richiedenti, l’udienza sulla composizione della Giunta capitolina. Nell’udienza di oggi 9 marzo, infatti, presieduta da Luigi Tosti, è stato stabilito il rinvio dopo che il giorno prima l’Avvocatura del Comune aveva depositato un’ordinanza del sindaco Alemanno che motiva la scelta degli assessori in giunta.
Rispondi