ROMA – L’ Associazione Nazionale Magistrati introduce per i suoi organi interni le quote rosa di risultato. Oltre al 50% dei posti riservati in lista alle donne magistrato, ora c’ è anche una quota bloccata del 30% che verrà raggiunta con un correttivo: «Vengono comunque considerati eletti nella misura del 30%, fino al completamento degli eletti di ogni lista, i candidati di genere femminile che abbiano conseguito il maggior numero di suffragi». E questo vuol dire, per esempio, che nel Comitato direttivo centrale almeno un eletto su tre sarà donna. La proposta della commissione Pari opportunità è stata votata a maggioranza dall’ assemblea dei soci che si è tenuta in Cassazione. Molto contrastate, invece, le votazioni su due proposte, una di maggioranza più soft e una di minoranza molto radicale, sull’ introduzione di una incompatibilità tra le figure di vertice dell’ Anm e i consiglieri del Csm. La prima non ha ottenuto il quorum necessario, la seconda – che mirava a sbarrare la strada del Csm a Palamara e Cascini, presidente e segretario dell’ Anm – è stata bocciata (1.000 favorevoli, 388 contrari).
Martirano Dino
Pagina 16
(23 ottobre 2011) – Corriere della Sera
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