ROMA, 25 novembre 2011 – Oggi, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, l’Associazione Aspettare Stanca, aderisce e sostiene tutte le iniziative che portano alla ribalta ancora una volta questo triste fenomeno.
In Italia il taglio dei fondi ai centri di accoglienza, alle Forze dell’Ordine, al Welfare, la crisi economica dei Comuni, hanno aggravato la piaga che colpisce nell’ambito familiare e provoca centinaia di vittime ogni anno, il cosiddetto “femminicidio”.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/speciali/2011/11/24/visualizza_new.html_14101197.html
L’Associazione ritiene che ancora poco si faccia anche contro l’altro fenomeno che vede vittime le donne oggetto di tratta e di riduzione in schiavitù, nonostante sia stato denunciato con forza il 13 febbraio di quest’anno alla prima manifestazione di Se non ora quando a Roma, in Piazza del Popolo, da Suor Eugenia Bonetti al grido “le donne non sono merci”.
Sosteniamo il rifinanziamento dei centri anti violenza e la valorizzazione dei consultori familiari pubblici, primo e indispensabile servizio per le donne che sono in difficoltà.
La presenza di tre donne ministro in settori chiave quali Interno, Giustizia, Lavoro, Welfare e Pari Opportunità, ci fa ben sperare per un cambio deciso di direzione.
Occorre aumentare l’attenzione del Governo e del Parlamento sui temi della violenza alle donne e la legge sullo Stalking, che costituisce già un primo risultato, deve essere seguita da una legge organica che consideri i tanti aspetti della violenza, come in altri paesi d’Europa.
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