Solo la presenza paritaria delle donne in tutti i luoghi di decisione farà ripartire l’Italia
Più potere alle donne per modificare le logiche del potere
Ci vediamo a partire dalle 12 presso il Gazebo
Più potere alle donne per uscire dalla gravissima crisi che ci attanaglia, andando oltre le terribili manovre restrittive adottate in tutti i Paesi europei, con una proposta di nuovo umanesimo che superi la frattura tra sfera economica e sfera sociale. Noi donne, con i nostri saperi e le nostre competenze, le nostre capacità di iniziativa e di cura, siamo decisive per un’azione diretta a salvare l’Italia dalla deflagrazione del vecchio e ingiusto modello di sviluppo e avviare un cambiamento radicale per il benessere di tutte e tutti.
Potere è assunzione di responsabilità
Vogliamo essere protagoniste della politica, contribuire direttamente a costruire le nuove forme di una società più equa e solidale, superando il monopolio maschile che ci colloca in base al “Global Gender Gap Report 2011” al 74° posto nella classifica del Word Economic Forum, alle spalle di Bangladesh, Ghana e Perù. Dentro questo quadro va collocato il problema della rappresentanza, di come rompere il circolo che marginalizza le donne nelle istituzioni democratiche.
Azioni per la dimensione paritaria, che rende la democrazia anche più ricca e più giusta
Sono al centro delle iniziative del comitato romano di SNOQ, che ha promosso un primo incontro sul tema: Se non ora quando? E come? Viaggio nella rappresentanza politica delle donne (Palazzo Valentini, 23 novembre 2011). Sono il nostro riferimento la proposta di legge d’iniziativa popolare del 50e50, lanciata dall’UDI, già nel 2006, e ripresa da numerosissime associazioni di genere ed il documento predisposto da NOI RETE DONNE per “regole elettorali women friendly”e le tante esperienze che già le donne hanno praticato nei vari ambiti politici, sociali e istituzionali e culturali. Ci incoraggia la positiva esperienza della giunta paritaria nel Comune di Milano. Sosteniamo la coraggiosa battaglia legale delle consigliere comunali di Roma Monica Cirinnà e Gemma Azuni contro la giunta Alemanno, tristemente svuotata dalla presenza femminile, in contrasto con le norme dello Statuto.
Continueremo ad impegnarci
- per promuovere leggi elettorali, in coerenza con gli articoli 3 e 51 della Costituzione, nonché dei Trattati dell’Unione Europea, che garantiscano una rappresentanza di genere paritaria e sanzioni in caso di mancato rispetto.
- per estendere la doppia preferenza di genere, contemplata per la prima volta dalla nuova legge elettorale della Campania (4/2009), che è passata al vaglio della Corte Costituzionale.
- per una legge che regoli la democrazia interna dei partiti secondo l’articolo 49 della Costituzione e preveda norme per la parità di genere negli organi politici e criteri trasparenti per l’individuazione delle candidate e dei candidati.
In attesa delle leggi
siamo consapevoli che non c’è cambiamento soltanto con gli interventi legislativi e che sarà necessaria un’azione culturale che tenga fermo il nostro punto di vista di genere e stretto il nesso tra corpo e polis; c’incontreremo con i Segretari dei Partiti, faremo pressioni affinché dimostrino con azioni concrete di essere a favore della presenza paritaria di donne e uomini insieme al governo del Paese e degli enti locali.
La nostra forza di donne si misurerà anche in base alla capacità di costringere ad assumere la democrazia paritaria come elemento costitutivo dell’identità politica del nostro Paese
“MAI PIU’ SENZA DI NOI”
snoq.roma@gmail.com
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