Invitiamo a leggere l’articolo recentemente pubblicato su Io Donna, che dà voce alle donne di un piccolo paese del lontano oriente, che si rivolgono alle donne occidentali.
Un modo provocatorio di accompagnare gli auguri di Pasqua per le donne italiane: viviamo in un paese in cui la famiglia e la maternità sono sin troppo spesso strumentalizzate (da uomini politici che di famiglie ne hanno quasi sempre più di una, o da quelli del Vaticano, che hanno esperienza diretta solo della propria famiglia d’origine), ma il Parlamento non ha ritenuto di adeguarsi al principio costituzionale della parità sancito dall’articolo 3 e ribadito all’articolo 29 per i coniugi. Infatti, dopo la mancata occasione della riforma del diritto di famiglia del 1975, ancora oggi, in controtendenza con tutti i paesi europei, le donne italiane coniugate con un italiano non possono trasmettere il proprio cognome alle figlie e ai figli.
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