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Sono in totale 116 le donne sindaco elette in questa tornata di elezioni amministrative. E’ quanto emerge da un’indagine di Anci-Comunicare che ha elaborato i dati definitivi del ministero dell’Interno e delle Regioni a statuto speciale.
Sono la Lombardia e il Veneto le regioni che registrano il più alto numero di donne elette rispettivamente con 21 e 20 sindache. Terzo posto per il Piemonte che dopo le elezioni registra 13 prime cittadine in più così come la Sicilia che dopo i turni di ballottaggio vede un più 13 nella classifica dei sindaci ‘in rosa’.
Sicilia e Piemonte rappresentano una sorta di spartiacque tra la vetta della classifica e le regioni successive che sono in netto distacco. Dopo il podio, infatti, troviamo l’Abruzzo e la Campania con 4 sindache, l’Emilia Romagna, il Lazio, la Toscana e il Friuli Venezia Giulia con 3.
Seguono Calabria, Liguria, Marche e Molise con 2, chiudono la graduatoria, Basilicata, Puglia e Umbria con 1. Le province ‘più rosa’ sono quelle di Belluno, Milano, Padova e Treviso che hanno 4 elette ognuna.
In linea con il dato generale la media dell’età, che per le neoelette di questa tornata è pari a 51,7. Anche per le donne il decennio con più prolifico è quello che va dal 1950 al 1959 con 36 elezioni. In seconda posizione il decennio 60’-69’ con 31 sindache, terzo il 70’-79’ con 15 prime cittadine.
Infine le più giovani e le più anziane. Le prime a pari merito sono Erica Ferragatta, sindaco di Orio Canavese (TO), e Michela Trabbia, sindaco di Vallanzengo (BI), entrambe di 29 anni, la più anziana è Laura Gastaldo (72 anni) sindaco di Monteu da Po (TO). |
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