Il diritto di denunciare: regole certe. Aspettare stanca aderisce all’iniziativa di UDI Napoli

Prima del coraggio

Il diritto di denunciare

Piazza B. Cairoli – ROMA

giovedì 14 Giugno 2012, ore 11

Migliaia di donne hanno firmato un appello alla ministra Severino, mandato per conoscenza alla Ministra Cancellieri:

chiarire e modificare l’articolo 1 del testo unico di pubblica sicurezza.

Gli appelli al coraggio, le rassicurazioni verbali (poche), gli avvertimenti sul prezzo del silenzio, si fermano sulla soglia di un commissariato o di una caserma dei carabinieri.

Denunciare è difficile, per la negazione delle risorse alle reti antiviolenza, per la mancanza di alternative di lavoro e perché spesso il violento è il detentore dei mezzi di sussistenza.

Denunciare in Italia è ancora più difficile, e lo è fin dal primo passo ovvero la consegna della querela ai competenti : Polizia e Carabinieri.

Questa prima difficoltà di denunciare, non è poi così strano, è prevista e suggerita dalla legge che regola tutta la materia della Pubblica Sicurezza: il Testo Unico del 1931.

Al primo articolo è previsto che l’addetto sia tenuto a tentare

“la bonaria composizione del conflitto”

Questo “insignificante” particolare controlla il numero delle denunce e insitamente permette al governo di non investire sull’eliminazione del femminicidio.

Col pretesto che sono le donne a non volerla.

Noi che vogliamo l’eliminazione del femminicidio

(Comitato Ricominciare e Udi di Napoli, DonneSudonne, Arcidonna, Arcilesbica,comitato 194, Le Kassandre, Cooperativa EVA, Dream-Team, Rete Campana delle donne di SEL)

vi invitiamo a esserci, in tante … insieme possiamo.
Prima di chiedere il “coraggio”, alle donne bisogna garantire il “diritto” di denunciare.
L’appuntamento nasce dal comitato Ricominciare e da UDI Napoli e ci riguarda tutte, tutte noi che lavoriamo ogni giorno per denunciare e contrastare la violenza sulle donne.
Segue il comunicato del Comitato e vi alleghiamo la lettera (che molte tra voi hanno firmato) e che una delegazione di donne la settimana prossima, il 14 giugno alle 11, consegnerà alla Ministra Guardasigilli.
Tutte noi vi aspettiamo
Carla Cantatore

UDI Monteverde a Roma
Via E.Guastalla 4 – 00152
tel 06 5814072

Leggi la lettera:

Alla Ministra Guardasigilli Prof. Paola Severino

Alla Ministra dell’Interno  Dott. Annamaria Cancellieri

 

Il diritto di denunciare: regole certe

La denuncia, se si è vittime di violenze perché donne,  è il primo passo per godere delle libertà costituzionali. Gli ostacoli e le diversioni che dissuadono le vittime nell’accedere a questo primo indispensabile passo, sono  ancora ricorrenti nei luoghi deputati alla tutela del diritto.

Insieme ai pregiudizi e alle sottovalutazioni culturali, la scrittura disarticolata ed ambigua delle regole continua ad essere complice del femminicidio.

La violenza degli uomini sulle donne, in casa, sul lavoro, per le strade, nelle scuole è un crimine che con cadenza annuale viene enumerato, mostrato e svelato, pur considerando i dati frutto di una sottostima. Da oltre trent’anni  indichiamo ai Governi  soluzioni certe per il contrasto alla prima causa di morte precoce per le donne e ostacolo alla realizzazione dei diritti umani.

La reiterazione dei reati con la stessa o con più vittime e la diffusione di comportamenti proprietari nel genere maschile, nonostante la forte rilettura in chiave politica delle responsabilità nel femminicidio imposta dal movimento delle donne, mostrano che l’inadeguatezza delle regole invalida ogni cambiamento culturale.

 

Il  testo unico di Pubblica Sicurezza, all’Art. 1, recita:

 “per mezzo dei suoi ufficiali, e a richiesta delle parti, provvede alla bonaria composizione dei dissidi privati”, definizione che si presta a controverse interpretazioni e che  certamente induce a comportamenti contrari al diritto delle donne di accedere alle vie giudiziarie per la tutela della propria salvaguardia, esponendo tutte ai rischi noti e meno noti.

 

Di fronte all’inerzia parlamentare nell’adeguare le leggi Italiane così come indicato dalle risoluzioni Europee, sollecitiamo l’intervento autorevole delle Ministre alla Giustizia e agli Affari Interni,  perché sia data chiara indicazione dell’inapplicabilità, a qualsiasi titolo, di azioni “di mediazione o composizione” extragiudiziale di fronte ad eventi familiari e relazionali per i quali la vittima ha ritenuto di dover ricorrere alla forza pubblica o per i quali di questa sia richiesto l’intervento. Indichino inoltre, detti Ministeri,  l’obbligo contestuale di fornire dettagliata informazione,  alla vittima, dei diritti e delle provvidenze di sostegno alle quali può accedere per un efficace percorso legale.

 

                              Le Promotrici Udi di Napoli e DonneSuddonne

 

Le sottoscritte

Giorgia De Gennaro, Udi di Catania, Udi Lentini, Udi di Pescara, Udi Reggio Calabria, Udi di Bologna, Clara Pappalardo (Arcidonna-Centro Antiviolenza del Comune di Napoli AURORA), Alessandra Valle, Elisabetta Riccardi e Simona Molisso (sportello Antiviolenza Le Kassandre),  Lella Palladino e il Centro Eva (Maddaloni-CE), Chiara Guida, Patrizia Palumbo e Fortuna Varuni (Dream Team), Teresa Coppola, Teresa Potenza (Sportello Antiviolenza Spazio Aspasia), Laura Capobianco (SEL Campania), Simona Ricciardelli, Elvira Reale (ass. Salute donna),  Carla Pecis, Marianna Panico (ass. Ernesto Rossi), Elena Coccia (Consigliera Comunale), Caterina Pace (consigliera provinciale di Napoli), Alisa Del Re (direttora CIRSPG  Università di Padova), Liana Novelli ( Donne Italiane in Europa), Angela Cortese (Consigliera Regionale in Campania), Associazione Maddalena (Napoli), Enza Turco, Annamaria De Crescenzo,  Clarissa Campodonico, Lalla Cantatore, Agnes Berta , Isabella Bonfiglio (UIL), Piero Brilla, Brunella Severino (bn), Rosanna di Bari, Luigi Amato (legale rappresentante SAGAN), Rosanna Fucarino e Massimo Scuotto, Giuliana Cacciapuoti,Associazione Viva124, Arcilesbica Napoli”Le Maree”, Teresa Potenza (CGIL NA), Rosalba Cenerelli (CGIL NA), Teresa Coppola (CGIL  Na), Valeria Valente (PD), Rosangela Pesenti  e il gruppo Sconfinate (Bergamo), Grazia Negrini, Paola Strippoli, Maria Grazia Sapienza per la redazione Argo di Catania, Simonetta Cormaci (Catania), Barbara Crivelli (Insegnante, Catania), Elvira Morana (Segreteria Regionale CGIL Sicilia), Associazione Antimafie Rita Atria, Centro Astalli (Catania), Graziella Proto (Direttora Casablanca), Anna Bucca (Presidente ARCI Sicilia), La Città Felice (Catania), Carmen Currò (Presidente CEDAV Messina), Santina Sconza (Presidente ANPI Catania), Girodivite – Segnali dalle città invisibili, Luisa Albanella (segretaria confederale CGIL Catania), Erica Sapienza (Coordinamento Donne CGIL Catania), Caterina Cannistrà (Emergency Catania), Brunilde Zisa (Emergency Catania), Chiara Petrelli (Catania), Luciana Carfi (Presidente ARCI Gela), Maria Giovanna Italia (Presidente Arci Comitato Territoriale Catania), Centro per la famiglia (AUSER/ARCI Sportello di Gela e Niscemi), Pinuccia La Placa (Psicologa, Butera), Pina La Villa (Insegnante, Catania), Stefania Mazzone (Gerta Human Reports); Maria Angela Caponnetti (Segretario Comunale Enna), Marisa Vinciguerra (Docente Dipartimento Biologia Animale, Catania), Antonella Treffiletti (Insegnante, Catania), Francesca Nicolais (Napoli), Daniela Faggella(NA), Maryvonne Lorizio(NA), Marcella de Martino(NA), Vincenza Maione(NA), Flora Antinolfi (NA), Ilaria Tuorto (NA), Simona Fiordelisi (NA), Monica Farina (NA), Franca Starace (NA), Chiara Guido (NA), Alessandra Guido (NA), Francesca di Domenico (NA), Anna Montrone (NA), Gabriella Montrone (NA), Simona Flaggiello (NA), Claudia Abbronzino (NA), Francesca di Napoli (NA), Annalisa Gargiulo (NA), Veruska d’Alesio (NA), Fortunata Apuzzo (NA), Maria Rosaria Cristini (NA), Lucilla Sergiacomo (Pescara), Silvia Cucchiarelli (Roma), Marisa Giuliani (NA), Maria Grazia Valentino ( rete SEL Campania), Mariella Palmieri ( rete SEL Campania) ,Mariangela Taranto ( SEL Benevento),Cristina Caria ( SEL Napoli), Marcella Raiola (SNOQ-13 febbraio- Napoli), Mircea Masserini (BG), Elena Rocco (NA),Maria de Marco (Napoli), Anna Rosa Conte (Napoli), Enrico di Bello (NA), Stefania Fanelli (ass. Frida Kalho- SEL Campania- Marano di Napoli), Antonio Armenante (Cava de’Tirreni –SA), Valeria Caliendo, Maura Maffezzoli, Avv. Angela di Rienzo, Ivana Stazio (NA), Noemi Saggioli (CT), Comitato Pari Opportunità dell’università di Catania, SNOQ-Catania, Le Voltapagine- Catania, Claudia Finocchiaro, Agata Borgnanni (Catania), Francesca Koch (Roma), La Casa Internazionale delle donne di Roma, Vittoria Vigo, Miriam Capobianco (NA), Carla Cantatore (Roma), Gabriella Nisticò (Roma), Archivia-Archivi Biblioteche Centri di documentazione delle donne (Roma), Fiorella Saura (Roma), Patrizia Scandella (Roma), Alma Mazzi (Roma), Lucia Formichetti (Roma), Giorgio Scafetta (Roma), prof. Maria Rosaria Marella (Roma), Simona Sarti (Roma), Sarina Aletta (Roma), Edoardo Latessa – Roma, Annelise Scafetta  (Roma), Alessandro Monti  (Roma), Rita Formichetti  (Roma), Luisa Amorosi (Roma), Primo Formichetti (Roma), Andrea Perti – Roma, Francesca Perti – Roma, Monica D’Angeli – Milano, Nadia Palozza (Tivoli), Elena Cristina Santini (Gardone Riviera), Lella Meier (Roma), Kirsi Viglione (Napoli), Fausta Manno (Roma), Rosa Papa (Napoli), Maria Gabriella Garzillo (Roma), Dr. Silvana Turco (Roma), Simona Toscano (Roma), Maria Giovanna Bottiglia (Roma),  Fabrizia Gurreri (Roma), Lidia Menapace (Bolzano),  Alisa Del Re (Na), Monica Lanfranco e “Marea” (Genova),  Maria Chiaramonte (Brescia), Udi Cerchio del lago (Gardone Riviera-BS), Elena Paris (ROMA), Martina Polani (Roma), Clara Cantatore (Pozzuoli-Napoli), Marianna Migliaccio (Napoli), Livio Muscariello (Napoli), Linda Caputo (Napoli), Silvano Caputo (Napoli), Arturo Caputo (Napoli), Sara Coppola (Napoli), Ilaria Improta (Caserta), Cristina Zagaria (Presidente del Comitato Ricominciare- per il risarcimento pubblico delle vittime della violenza sessuata), Irene Giacobbe (Roma), Edda Billi (Roma), A.F.F.I., Libe Trazu (El Mirabràs), Marina Del Vecchio, Daria Squillante  (Alma Sabatini), Monica Pepe, Valentina Faraone (Zeroviolenzadonne), Leonardo Gentile (Roma), Daniele Boenzi (Roma), Valeria Piemontesi (Roma), Maria Di Giorgi Eller (Roma), Paola Lattes (Telefono Rosa), Simona Lanzoni e Claudia Signoretti (Fondazione Pangea), Luisa Betti (giornalista), Maria Grazia Passuello (Solidea), Oria Gargano (BeFree), Anna Maria Perri (Roma),

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