Lo show di Benigni del 17 dicembre 2012
La più bella del mondo – da Rosanna Oliva
Ecco uno dei commenti che mi è più piaciuto:
Benigni e la meravigliosa Incompiuta
“Quando entrerà in vigore la nostra meravigliosa Costituzione, questo Paese diventerà splendido”.
Lo ha detto Benigni ieri celebrando della nostra Carta, “la più bella del mondo”, nel suo appassionato impegno, tutto orientato ad una “pedagogia della dignità” nazionale.
Tutto bello, potente, a tratti persino poetico quando ha ricordato quanto sangue è costato il diritto al voto che oggi molti ignorano; eppure, ho sentito il velo triste della dilapidazione.
Perché è emersa la distanza tra il prestigioso “progetto” dei padri e la arrangiata realizzazione dei figli; tra la volontà di non cadere più nel populismo – che prima disprezza le istituzioni, poi chi le difende – e il ritorno degli uomini forti che parlano solo con le folle e forzano i principi della Costituzione.
Benigni ci ha fatto capire un dato essenziale: un “patto” così alto come la nostra Carta è stato possibile solo perché uomini di diverse culture avevano tutti una priorità: l’interesse superiore alla rinascita dell’Italia.
Tocca a noi completare il progetto della “Costituzione più bella del mondo”, ricreando lo stesso potente spirito originario di una “comunità che vuole rigenerarsi”.
Ieri dal fascismo, oggi dal populismo.
Massimo Marnetto
Libertà e Giustizia di Roma
E dall’Unità:
Articolo 3
DONNE UCCISE: E GLI UOMINI CHE FANNO? Si concentra sull’articolo 3 e sul perché cita sesso, religione, tutto… “Le donne ad esempio non votavano e poi c’era il delitto d’onore. Una nazione si misura dallo stato sociale delle donne. Ora le si uccidono, è crimine contro l’umanità ed è la violenza dei vigliacchi”. Benigni vive con passione viscerale la necessità di eguaglianza per tutti.
COSTITUENTI HANNO SCRITTO IMAGINE 20 ANNI PRIMA “La Costituzione è stata scritta nel 1947, l’Onu ha scritto l’inviolabilità dei diritti un anno dopo. Erano dei pazzi”, i nostri costituzionalisti (intesi come folli coraggiosi, naturalmente”. E introduce un elemento: nella Costituzione hanno messo il “volersi bene, un sentimento”. E sull’articolo 3: ce l’hanno copiato e scopiazzato in tutto il mondo: “E’ una poesia”, ripete ancora ed un leitmotiv dello show: Benigni vuole esaltare la bellezza e chiarezza del testo perché fondato su principi di eguaglianza di tutti. Si concentra sull’articolo 3 (quello sull’uguaglianza al di là di sesso, religione, razza…) “I nostri costituenti si sono fatti una canna, l’hanno scritta a Woodstock, è Imagine di Lennon scritta vent’anni prima”.
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