Riprendiamo con un breve commento pervenutoci i post “abbiamo visto” .
Inviateci non solo commenti a questo post, ma anche le vostre impressioni su film di donne o sulle donne da non perdere, come è sicuramente Via Castellana Bandiera.
E’ un racconto esemplare che ha i canoni della tragedia classica: unità di tempo, di azione, di luogo e che al di là degli eventi di cui narra, poveri di azione e stilisticamente lineari, è pieno di contenuti metaforici molto forti.
Un racconto compatto, senza sbavature, che prende ed emoziona e ci fa partecipi di un’azione il cui significato va al di là dell’apparenza.
La resistenza e lo scontro di due donne per una precedenza in Via Castellana Bandiera, a Palermo, scontro in cui nessuna delle due vuole arretrare, è il tema del film. L’ostinazione proterva e tenace e senza limiti di tempo, con la quale si fronteggiano è un acting-out estremo che travalica l’azione contingente di cui sono protagoniste e vittime. È messa in atto la stessa durezza, resistenza e sopportazione con la quale ognuna delle due donne ha dovuto affrontare la vita per non esserne sconfitta e frantumata.
Regia all’apparenza semplice, povera di ricercatezze stilistiche (o peggio ancora di effetti speciali), alle quali ci hanno finora abituato tante regie contemporanee in una ricerca affannosa di novità, ma stilisticamente lineare, funzionale e altamente poetica.
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