Chiusa la Convenzione nazionale del PD, presieduta, come è ormai tradizione, da una donna, la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, che ha dato anche lettura del messaggio inviato dal presidente del Consiglio Enrico Letta, inizia la fase più delicata prima del voto alle Primarie aperte dell’l’8 dicembre: quella della definizione delle tre liste (una a testa) che affiancheranno i tre candidati.
Da esse uscirà la composizione dell’assemblea nazionale, l’organismo di mille persone che nominerà la nuova direzione nazionale, l’organo decisionale collegiale più importante del partito. Inoltre, spetterebbe all’assemblea nazionale scegliere a scrutinio segreto il segretario qualora nessuno dei candidati l’8 dicembre arrivasse al 50 per cento più uno. Per la presentazione delle liste, il termine scadrà giovedì alle 12.
Le liste e, di conseguenza l’assemblea, così come la direzione nazionale, avranno una composizione paritaria per genere, secondo le regole che il PD ha voluto sin dalla sua fondazione.
Ma il partito del 50&50 presenta alle primarie tre candidati uomini, come appartengono al sesso maschile il quarto escluso e il Segretario “traghettatore”: Guglielmo Epifani.
Dei circa 110 nuovi segretari provinciali solo 18 sono donne e Epifani ha citato questo dato.
E Cuperlo ha detto testualmente: “E però se neanche una donna parlerà oggi da questa tribuna è anche il segno del cammino che dobbiamo compiere noi per primi. Dovremo farlo con meno presunzione e più umiltà. Vedendo i limiti di un modello di potere introiettato anche tra noi.
Dovremmo riconoscere, per dire, nuove forme servili della cittadinanza, dove alla potenza dei diritti si è sostituito il mercato di protezioni e fedeltà”
Aggiungiamo che pochi giorni fa, per sostituire il quinto componente dell’Autorità di Garanzia per le Comunicazioni, si sono confrontati due candidati del PD, entrambi uomini.
Evidentemente qualcosa nel PD del 50&50 non funziona, anche nelle regole, e sta nell’aver omesso per i vertici, tutti monocratici, qualsiasi strumento di garanzia paritaria, sia pur minimo, come poteva essere prevedere almeno che titolare e vice fossero di sesso diverso.
Dobbiamo prendere lezioni dai Verdi, che ieri hanno modificato il loro Statuto ed eletto due coportavoce di sesso diverso?
Dati del voto per i candidati alle primarie aperte per l’elezione del Segretario nazionale:
Si è votato in 7200 circoli in Italia e 89 all’estero
Hanno votato 296.645 iscritti al PD, pari 55%. I voti validi sono stati 295.304
Risultati ufficiali:
Renzi 133.892 voti (pari al 45,34%)
Cuperlo 116,454 voti (pari al 39,44%)
Civati 27841 voti (pari al 9,43%)
Pittella 17117 voti (pari al 5,80%)
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