Sul sito della Camera in Prima Commissione non c’è ancora (ore 9 di oggi), il resoconto della seduta di ieri (24 gennaio).
Assurdo, visto che si dubita che gli uffici della Camera lavorino di sabato o domenica e che già lunedì scade il termine per gli emendamenti!
E, a proposito di carenza di informazione, il record spetta di diritto a quanto riguarda le politiche di genere, che dovrebbero limitare il deficit italiano della presenza femminile nelle assemblee elettive e nei luoghi decisionali.
Le denunce delle parlamentari e delle associazioni sui trucchi ideati per svuotare le norme antidiscriminatorie che erano state annunciate si trovano solo online. Nell’Italicum il 50 e 50 si calcola sul totale delle liste della circoscrizione e l’alternanza di genere nelle liste bloccate è scomparsa. Inoltre, come se non bastasse, il limite di due candidature consecutive di candidati dello stesso sesso è una beffa.
Questo indegno gioco delle tre carte interessa e preoccupa solo le donne e non è giudicato degno di far notizia. O forse l’oscuramento fa parte della complessa strategia degli uomini arroccati nelle loro poltrone, che temono di perdere il potere e continuano ad abusare della loro posizione dominante?
Invece dai mass media fioccano notizie sulle firme da parte di vari Gruppi del testo concordato. Solo M5S e lega si dichiarano contro.
Ma se analizziamo cosa accompagna le firme, si capisce che si tratta solo di annunci, destinati a essere smentiti immediatamente.
Il muro contro muro su preferenze si-preferenze no, anche all’interno di uno stesso partito e del Governo, che ha coinvolto addirittura Enrico Letta e Franceschini, è uno dei nodi cruciali, così come le pluricandidature, che sono vietate nel testo presentato dal relatore e invece FI vuole introdurre. E ancora su chi disegnerà le circoscrizioni, ossia l’insieme dei collegi su scala territoriale, sono divisi NCD e FI.
Insomma la firma del testo è solo di facciata e si sta verificando quanto era facile prevedere, vista la forzatura e l’anomalia della mossa Renzi- Berlusconi, della quale su questo BLOG abbiamo messo in luce la conseguente anomalia dell’iter in Parlamento.
Sulle divisioni nel PD interessante l’articolo che segue.
http://giacomosalerno.com/2014/01/25/riforme-la-resa-dei-conti-nel-pd-goffredo-de-marchis/
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