Non ancora ufficiale il risultato della riunione del comitato dei 9 di lunedì. Forse non ancora risolto il nodo dell’attribuzione dei seggi?
Ecco il resoconto disponibile alle ore 11 di oggi 12 febbraio:
Fai clic per accedere a leg.17.bol0176.data20140210.com01.pdf
Sugli accordi solo notizie giornalistiche, e preoccupanti, si eliminerebbe il divieto delle pluricandidature, si rinuncerebbe a vere norme di garanzia di genere (quelle attuali garantiscono solo gli uomini), si trasformerebbe il collegamento con la riforma del Senato in un ordine del giorno (e sappiamo che valore abbia).
Leggi da Il Mattino
FI conferma l’accordo con il Pd Per FI regge e resta fermo l’accordo con il Pd sulla legge elettorale. È quanto emerge dopo una riunione del gruppo alla Camera con Denis Verdini: l’impianto dell’intesa sull’Italicum non si modifica, spiegano fonti azzurre. Ma FI accetta di sottoscrivere come odg il ‘lodo Lauricella che impegna a portare a termine le riforme costituzionali. No invece a rafforzare le quote rosa e alle primarie per legge. Sì alle candidature multiple in massimo 5 collegi. Resta il ‘Salva Lega, con possibili aggiustamenti.
Nelle ultime ore, spiegano fonti azzurre, Pd e Forza Italia hanno perfezionato alcuni aspetti dell’accordo sull’Italicum. Ma le modifiche concordate tra Renzi e Berlusconi restano ferme. Ok dunque alla variazione delle soglie per il premio di maggioranza (dal 35 al 37%) e di sbarramento (dal 5 al 4,5%). Via libera anche alle candidature multiple proposte da Ncd, ma a condizione, ha messo in chiaro FI, che si ponga il limite massimo di cinque collegi. Il Salva Lega (sempre che ci sia l’accordo di tutti i contraenti) potrebbe subire una leggera modifica e la soglia di sbarramento per i partiti territoriali potrebbe essere dell’8% per chi è in coalizione, del 10% per i partiti che si presentano da soli.
Il Pd si sarebbe invece impegnato, spiegano i deputati di FI, a ritirare i suoi emendamenti sulle primarie per legge e su un rafforzamento delle quote di genere: a entrambi gli azzurri sono contrari. Ci si impegnerà, invece, con un ordine del giorno, a portare a termine anche la riforma del Senato. Una posizione di dissenso a titolo individuale è stata infine espressa, secondo quanto si apprende, da Michaela Biancofiore, che critica le norme del testo che riguardano il Trentino Alto Adige.
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