L’otto marzo del 2012, in occasione della Giornata internazionale della donna, la presidente e le componenti del Direttivo dell’associazione di promozione sociale Rete per la Parità, portarono in omaggio al Presidente della Repubblica un’opera della scultrice Sandra Fiorentini Lorenco, socia di Aspettare stanca, una delle associazioni fondatrici della Rete per la Parità.
http://www.sandrafiorentini.com/eventi.htm
Riportiamo l’intervento della Dott.ssa Serenella Martini del Dipartimento Pari Opportunità-Presidenza del Consiglio dei Ministri,svolto in occasione della Mostra personale-Workshop di Materia e Superfici ceramiche del 6 marzo 2014 “Arte e Femminino” della stessa artista, che si apre con le parole di Sandra:
“Cosa c’è di più inerente al mondo femminile del fare del creare, del dare vita?
La creatività è alla base dell’arte, la creatività è alla base di ogni impresa umana ed io come artista, mi sento sorella di ogni donna imprenditrice e di ogni uomo imprenditore. Ho spesso riflettuto sull’affinità sottostante l’arte e la Creazione, così come descritta nella Genesi: Dalla polvere della terra Dio creò Adamo (da adamà –terra in ebraico) ed io oso dire: dalle mani dell’artista l’opera prende forma. L’argilla è la materia che più amo, perché rappresenta il cammino dell’uomo nel tempo e nello spazio ed è fonte di archetipi profondi. La Bellezza della donna, il Bello che c’è in lei sono i miei temi ricorrenti: Le Portatrici D’acqua, Maternità Bambina, Adolescenza, Donna D’Africa. Donna dai Vasi Rotti, Stanchezza, sono questi alcuni titoli delle mie opere. So bene come nel tempo passato e presente, così come nello spazio vicino o lontano che sia, il Bello ed in particolare la Bellezza della donna sia stata violata, offesa, denigrata e sfruttata. L’umanità sa costruire e sa distruggere: umiliando, sminuendo e spesso usando la forza bruta soprattutto contro coloro che sono miti, contro coloro che sanno dare. Esiste ed esisterà sempre il Bello e il suo contrario ma io non ho scelto di rappresentare la denuncia, la recriminazione, bensì l’anelito all’armonia del Bello, anelito, che credo possa condurci ad aborrire ed esorcizzare il suo contrario. Sandra Fiorentini Lorenco
Rappresento il Dipartimento P.O della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la mia potrebbe essere una presenza scontata, la scultrice è una donna, siamo in prossimità dell’8 marzo, atto dovuto, invece non è così, la nostra presenza nasce prima di tutto dalla stima che abbiamo per la persona di Sandra Fiorentini ancora prima che dell’artista , in quanto la sappiamo da sempre impegnata nella difesa di diritti e di percorsi di pace , un vita all’insegna dell’impegno civile che ha le sue radici in una cultura antica che abbraccia le sponde del mediterraneo, spunto ed occasione, dove le donne ebree insieme a quelle palestinesi diventano protagoniste e “ portatrici di acqua .”
Il secondo motivo per cui abbiamo accettato l’invito lo ritroviamo nelle parole poco fa lette in particolare ci ha colpito la frase “ Io mi sento come artista, sorella di ogni imprenditrice, sorella di ogni uomo imprenditore”, Il nostro lavoro ci insegna che quando si parla di uomo imprenditore l’immagine che ne deriva è quella dell’uomo di successo, un gran professionista tutto dedito alla carriera, quando nel Dipartimento si parla di Donne Imprenditrici in realtà stiamo solo usando un escamotage per dire alle donne che non hanno lavoro, che in questo Paese sono la maggioranza delle persone disoccupate, che devono organizzarsi .
Nel caso di Sandra non è così, l’imprenditorialità di Sandra non consiste solo nel suo talento , nella sua creatività ma soprattutto nel suo il coraggio di mettersi in gioco in un percorso ed in un progetto altamente innovativo.
La manifestazione di oggi è una delle prime iniziative che si svolgono a Roma, con protagonista una donna, in questo luogo stiamo cercando di coniugare l’estro individuale con la ricerca di una innovazione creativa da parte delle imprese, con la speranza che l’arte e la bellezza possano essere il presupposto di una ripresa produttiva ed economica per l’intero Paese.
La Green Economy, i Servizi alla persona e quello delle Industria Creativa e Culturale (ICC) sono i 3 pilastri chiave dalla cui sinergia può crescere la competitività. Siamo nella logica di Horizon 2020 e in perfetta sintonia con il programma a fondo tematico della Commissione Europa del 2014 “Europe creative”, dove la creatività e la cultura intesa nel suo senso più ampio sono alla base della programmazione finanziaria già da questo anno.
Ci fa particolarmente felice che ad aprire uno di questi spazi sia proprio una donna.
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