Nella delegazione italiana presente nel Parlamento europeo le deputate sono appena il 21 per cento, un dato che contribuisce a far scendere al 31 per cento la presenza totale delle donne.
Percentuali che dimostrano quanto sia urgente un riequilibrio di genere anche del Parlamento Europeo: in un momento così difficile non si possono decidere le politiche sociali ed economiche che coinvolgono milioni di persone senza le competenze delle donne.
Le nuove norme applicabili per questa tornata elettorale prevedono che su tre preferenze una deve essere per un candidato o candidata di genere diverso da quello delle prime due .
Aspettare stanca invita a votare due donne, tra le quali la capolista se è donna.
Deprecabile la scarsa visibilità delle candidate nei mass media e nelle manifestazioni dei partiti e movimenti.
Le liste delle candidate e dei candidati sono pubblicate in http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/comunicati/comunicati_2014/2014_05_17_comesivota.html2014_05_19_candidati_PE_2014_x_circoscrizione_-3
Leggi anche l’articolo di Valeria Fedeli pubblicato su l’Unità del 18 maggio
http://www.valeriafedeli.it/la-grande-opportunita-delle-europee-votare-per-cambiare-scegliere-le-donne/
Per saperne di più sulle nuove norme di garanzia:
Leggi il post di aspettarestanca in
https://aspettarestanca.wordpress.com/2014/04/09/elezioni-europee-si-alle-norme-di-garanzia/
e il Testo del decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149 (in Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 303 del 28 dicembre 2013), coordinato con la legge di conversione 21 febbraio 2014, n. 13 (in questa stessa Gazzetta Ufficiale – alla pag. 1), recante: «Abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticita’ dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore.». (14A01531)
(GU n. 47 del 26-2-2014)
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