Non è necessario rivolgersi al Presidente della Repubblica per evitare che l’ITALICUM sia votato definitivamente alla Camera con il voto di fiducia. Lo impediscono gli articoli 46 e 116 del regolamento, come chiarisce Massimo Villone nell’articolo pubblicato oggi su Il Manifesto.
Lo aveva già precisato ieri la senatrice Lorenza Ricchiuti della minoranza PD, nell’intervista su Ilsussidiario.net
http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2015/4/15/ITALICUM-Ricchiuti-Pd-il-voto-segreto-puo-riservare-a-Matteo-qualche-sorpresa-/2/599984/
E’ ancora aperta l’ipotesi del cosiddetto Lodo Boccia, che dovrebbe assicurare che la nuova legge elettorale viaggi in contemporanea con la legge costituzionale che prevede la riforma del Senato. Si tratta, della stessa richiesta, sia pure, più limitata, avanzata da Bersani, che chiede uno spiraglio almeno per le nuove norme sul Senato.
La ferma volontà di evitare pericolosi ulteriori passaggi al Senato dimostrata da Renzi capo del Governo, sostenuta dal voto dei parlamentari PD di ieri ottenuto da Renzi Segretario del PD, che ha visto però assente la minoranza, fa ipotizzare che le trattative in corso per evitare uno scontro frontale, dopo le clamorose dimissioni di Speranza da capogruppo del PD alla Camera, si potrebbero concludere proprio con aperture sulla riforma costituzionale.
E ci chiediamo perché non impegnarsi ad approvare separatamente, magari partendo da un Disegno di legge d’iniziativa governativa, la regolamentazione per legge delle primarie per l’individuazione dei candidati e delle candidate.
Aspettare stanca sostenne questa tesi a gennaio 2014 nel Post in
https://aspettarestanca.wordpress.com/2014/01/26/per-superare-la-diatriba-su-primarie-si-primarie-no-aspettare-stanca-propone-primarie-regolamentate-per-legge/
Un provvedimento che rimedierebbe anche alla sempre più accentuata e dannosa involuzione che si sta verificando sulle primarie del PD, anche a livello regionale.
Ma questa è un’altra storia….
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