Libri e mele

Da Massimo Marnetto

“Un paese non può essere ricco e ignorante per più di una generazione”, ha detto Ricky Levi, il presidente degli editori italiani, nel corso dell’evento che celebra i 150 della loro Associazione. Questa frase mi ha colpito, perché spiega meglio di mille analisi il declino che sta vivendo l’Italia, considerando che oltre il 40 della classe dirigente ha confessato di non aver letto neanche un libro in un anno. E che solo una persona su quattro riesce a capire un testo di media complessità.

 

Questa povertà culturale diffusa è un problema anche politico. Parafrasando, potremmo dire che un paese non può essere democratico e privo di istruzione a lungo. E’ la cultura che fa capire ai cittadini la complessità sociale per poi condividere scelte che richiedono tempo per gestirla. Nell’ignoranza si sviluppa invece  il conformismo, il pregiudizio, il desiderio di adulare chi promette protezione dal nuovo. Capire è un atto di liberazione. I libri sono le mele dell’albero della conoscenza, che ogni potere ha proibito.

 

 

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